Alberto Pasino biografia

Mi presento,
sono Alberto Pasino.

Classe ‘66, ho trascorso a Trieste gran parte della mia vita ma ho vissuto anche a Bologna e Shanghai, dove ho imparato ad allargare i miei orizzonti e a dare grande valore alla conoscenza. Gran parte di quello che ho imparato me l’ha insegnato Bologna, dove mi sono laureato e dove, per anni, ho svolto attività di docenza. Poi è arrivata la sfida di Shanghai, la nuova New York: non sarà mai altrettanto bella, ai miei occhi, quanto la Grande Mela, ma è indiscutibilmente una delle città più dinamiche del mondo. Da quella città ho ricevuto le lenti attraverso le quali leggere e cercare di capire i fenomeni della modernità. 

Tutto ciò che ho fatto nella seconda metà della mia vita l’ho fatto con la mia famiglia, luce, conforto e ispirazione di tutto ciò che faccio. Una famiglia di sole donne, tranne me, ma questa è un’altra questione … 

Dopo l’esperienza cinese sono tornato in Italia, a Trieste, e ho colto nuove sfide personali e professionali. Sono tornato portando con me un bagaglio ricco di aspettative, speranze e la grande volontà di volare alto e servire la mia comunità

Ma ancor prima di partire da Trieste era già forte il mio desiderio di contribuire al bene comune attraverso un ruolo attivo nell’associazionismo. Da ragazzo ho presieduto associazioni giovanili di service, ottenendo il Rotary Youth Leadership Award. In età adulta ho presieduto per otto anni il Propeller Club di Trieste e per quattro anni la Società dei Concerti e ho dato vita, insieme ad alcuni amici, all’associazione Trieste 2030.

Anche in ragione del mio impegno nell’attività di scambio giovani rotariano mi è stato attribuito sei volte il Paul Harris Fellow, massima onorificenza rotariana. 

L’ultima sfida che ho raccolto è fare quanto nelle mie possibilità per lasciare alle mie figlie e alle future generazioni un mondo migliore rispetto a quello che ho trovato, attraverso un impegno diretto, ora anche politico, a servizio della mia comunità, la città di Trieste. 

Sono avvocato, figlio di avvocato, ma ho scelto di arrivare dove le mie gambe potevano portarmi, cercando di evitare di vivere di luce riflessa. Per questo motivo ho interpretato la professione a modo mio, abbracciando le innovazioni portate dalla modernità, esercitando la professione in forma associata ed esponendomi all’ambiente internazionale. Ciò mi è valso riconoscimenti autorevolmente attribuitimi; tra questi, cariche in organismi forensi nazionali ed esteri (CMI – Comité Maritime InternationalAIDIM – Associazione Italiana Diritto MarittimoUIA – Union internationale des avocatsASLA – Associazione Studi legali associati) raccomandazioni e segnalazioni da parte di autorevoli riviste internazionali indipendenti (Chambers e Legal 500). 

Alberto Pasino contatti

Nei limiti in cui ciò era compatibile con la professione forense ho sempre coltivato l’attività accademica, insegnando a corsi universitari, a master e a scuole forensi e venendo invitato a tenere interventi sia in Italia che all’estero. Ho scritto diversi contributi scientifici, anche in ragione dei quali mi è stato attribuito il ruolo di membro del Comitato di direzione della prestigiosa rivista scientifica “Il Diritto Marittimo”.

Durante il lockdown, al prospettarsi delle sfide epocali che si stavano dischiudendo, mi sono chiesto se fosse giusto che il mio contributo alla società continuasse a limitarsi all’ordinario approccio alla quotidianità – attraverso la professione e l’associazionismo – o se fosse arrivato il tempo per un salto di qualità, attraverso una partecipazione attiva al ricambio della classe dirigente. Tutto è cominciato grazie ai consigli di un amico, molto esperto e autorevole nell’ambito politico; con lui e altre persone abbiamo fondato l’associazione Trieste 2030, con cui abbiamo contribuito in vista delle elezioni comunali 2021, ponendo a disposizione dei partiti un set programmatico di idee su alcuni punti strategici per la città di Trieste. Il dialogo con le forze politiche ci ha indotti a scegliere tra esse quella che ci pareva più in linea con le nostre idee e obiettivi e, assieme a Floriana Zennaro, mi sono candidato alle elezioni comunali nelle file della Lista Punto Franco, venendo eletto alla carica di Consigliere comunale. Forse anche in ragione delle mie pregresse esperienze nel campo culturale e per la mia propensione ad un approccio internazionale Francesco Russo mi ha offerto, in caso di vittoria, il ruolo di Assessore alla cultura nella sua giunta. Le cose sono poi andate diversamente, ma in Consiglio posso comunque occuparmi di attività utili, prima tra tutte quella della Commissione per la trasparenza, di cui sarò presidente per tutto il 2023. 

Parlando della mia sfera personale, sono figlio di genitori dai quali ho imparato molto, anche cose che spero avrò le capacità di saper tramandare a mia volta.
Ho praticato da giovane agonismo sportivo nella pallavolo, che ho dovuto precocemente abbandonare a causa di un’anemia che non mi permetteva di coltivare con successo contemporaneamente lo sport agonistico e lo studio. L’attività sportiva ha però continuato ad essere una parte della mia vita. Dai meno cinquanta metri del relitto della Haven, ai duemila metri delle Dolomiti, subacquea, mountain bike sci alpinismo sono stati e sono una cifra importante che segna il mio tempo libero. Nel tempo l’incipiente senescenza mi ha portato, tra vette e profondità, a scegliere i più pianeggianti campi da golf, sport che mi ha insegnato lo straordinario valore dell’essere arbitri di sé stessi.

Nel tempo libero ho sempre amato la buona musica: da Bjork a Bach, i linguaggi dell’armonia accompagnano gran parte della mia quotidianità. Non assiduo quanto vorrei, ma senz’altro appassionato, anche la lettura ricopre un ruolo fondamentale nel mio tempo libero: Cormac McCarthy, Paul Auster, Philip Roth, Bret Easton Ellis e Kazuo Ishiguro, tra i miei preferiti e mi chiedo cosa sarei oggi se non avessi letto i pensieri di Marco Aurelio, in particolare il primo capitolo. 

Negli ultimi anni, insieme ad alcuni amici, ho costituito un gruppo di lettura, che ci ha regalato momenti di profonda comunione. 

 

Sono credente, praticante e grato per gli incontri con persone di fede che hanno contribuito a indirizzare le mie scelte di vita in modo equilibrato e felice. 

Infine ho viaggiato fin da bambino, scoprendo grazie a mia madre la Grecia, con cui ho un rapporto di predilezione. Ad oggi non sono stato in Antartide ma tutti gli altri continenti li ho visitati. 

Devo a mia madre l’insegnamento fondamentale che i viaggi allungano la vita, grazie ai ricordi che si inseriscono nella quotidianità, ampliando così la percezione che abbiamo del nostro vissuto. Il Fantino del Museo archeologico di Atene, i dipinti e i reperti degli scavi archeologici dell’area vesuviana – tra tutti, quelli di Oplontis -, la Frick Collection di New York, l’erma di Nefertiti a Berlino, le Haveli del Rajastan, le sinuosità dei colli di Guilin, la foresta pluviale nel Queensland, l’incontro con gli squali martello in Sudan … il mio pensiero si perde di fronte alle meraviglie che il mondo dischiude agli occhi di chi viaggia: potrei andare avanti per ore nella contemplazione delle immense ricchezze, naturali e artistiche, che il mondo ci offre. 

CONTATTI

RESTIAMO IN CONTATTO

Desidero raccontare le principali attività politiche alle quali mi sto dedicando, fuori e dentro al Consiglio comunale di Trieste.

Sono dell’idea che sia giusto che chi mi ha dato l’opportunità di sedere in Consiglio possa verificare il mio operato.